Descrizione
L’idea nasce dall’incontro con alcuni Campioni della Canoa internazionale, che, come volontari in AISASport, hanno contribuito a dar vita alla prima Scuola Integrata di Canoa e Discipline Acquatiche. La Scuola è rivolta a tutti, dai più piccoli ai più grandi. I bambini più piccoli, oltre che giocare con l’acqua ed imparare le diverse discipline, hanno giochi ed attività mirate per loro. Per i più grandi, si organizzano vere e proprie attività sportive: attraverso l’insegnamento della canoa, i ragazzi disabili e non, si trovano ad affrontare, con l’aiuto di esperti e tecnici preparati, la fatica dell’allenamento ed il gioco di squadra, imparando a mettersi in discussione e confrontarsi. Gruppi eterogenei di persone di diverse capacità ed abilità possono quindi trovare una loro dimensione nella vasta gamma di attività che fanno della canoa uno sport alla portata di tutti. La Scuola ha anche una vera e propria attività agonistica che, oltre a stimolare ed entusiasmare i ragazzi, è anche un importante veicolo di promozione ed informazione per l’inclusione sociale e per una miglior qualità di vita delle persone con disabilità. Il supporto e la collaborazione attiva di campioni di fama internazionale permettono a queste squadre di dimostrare tutto il loro valore, sul piano agonistico ed umano
La Scuola, infine, ha avviato collaborazioni con i diversi Comuni e con le istituzioni preposte

Come si realizza l’esperienza per la persona con disabilità
Le attività si svolgono sulle sponde del lago di Castel Gandolfo, riutilizzando una delle postazioni di allenamento della Federazione Italiana Canoa Kayak, adibita durante le olimpiadi di Roma del 1960. Avvicinando alle discipline acquatiche sia le persone con disabilità che le persone senza disabilità, in un ambiente sereno e naturale, a contatto con la natura, e attraverso sport dal profondo spirito di squadra, la Scuola vuole creare un punto di incontro e di aggregazione in quello spirito che rende lo sport così speciale, e che spesso viene a mancare nella vita quotidiana dei giovani, e non solo. Raccomandare il kayak e/o la canoa canadese a praticanti con disabilità è giustificato da più di una ragione: trattandosi di attività all’aria aperta, veramente alla portata di una vasta categoria di persone, le attrezzature sono poche ed essenziali.  Il limitato coinvolgimento degli arti inferiori lo rende particolarmente adatto ai disabili motori, ovviando a quegli ostacoli che la natura e gli uomini stessi pongono sulla terraferma al movimento. Inoltre l’attività di Canoa favorisce lo sviluppo muscolare, la coordinazione e la rapidità di movimenti e un’appropriata resistenza allo sforzo fisico. L’organizzazione oltre che lo stesso svolgimento dell’attività consente inoltre una significativa occasione di socializzazione nell’ambito dei gruppi in formazione. Per ogni bambino, ragazzo o comunque persone con disabilità occorre un Istruttore, il rapporto per loro è 1 a1 non come succede con i non disabili dove solitamente un Istruttore tiene gruppi anche di 15/20 ragazzi. Questo perché ogni tipologia di disabilità è diversa e diversamente va affrontata, sia atleticamente che psicologicamente; inoltre anche il tipo di imbarcazione può variare secondo il tipo di handicap. Pertanto pur lavorando in gruppo per integrarsi completamente, le persone con disabilità saranno anche seguite singolarmente da un Istruttore per tutto il percorso formativo e sportivo

Presenza dell’accompagnatore
Potrebbe essere opportuna la presenza di un accompagnatore

Dove si realizza l’esperienza
Lago di Castel Gandolfo (Roma)